La tragedia di Castellaneta ci consente di fornire una chiave di lettura che vorrei definire “controccorrente”,ci permette,infatti,di identificare la causa non nell’errato comportamento del MEDICO bensì della struttura ,intendendosi per struttura il complesso degli Uffici ed,ovviamente,dei Responsabili degli stessi il cui precipuo compito istituzionale è di vigilare affinchè la Cosa Pubblica “funzioni”e soprattutto con il minor rischio possibile per gli Utenti.La Magistratura appurerà,e credo non sia un grosso problema,se vi è stato un banale errore nell’allaciamento di due tubi che è costato la vita almeno di otto Pazienti.Mi chiedo però se verrà usata la stessa solerzia che normalmente viene riservata ai Medici anche nei confronti del Direttore Generale,del Direttore Sanitario e dei Responsabili degli Uffici Tecnici Responsabili del controllo delle strutture e degli apparati sanitari.Abbiamo l’impresione che l’estrema politicizzazione della Sanità abbia affidato la responsabilità delle scelte non a Professionisti ma a dilettanti ,come si suol dire, “graditi” alla corrente politica locale.Spero infine che finalmente si aprano gli occhi sullo stato delle strutture sanitarie italiane troppo frequentemente vera causa di MALASANITA’.Purtroppo a Castellaneta la struttura era nuovissima e questo è motivo di ulteriore preoccupazione.
Il presidente della Nuova ASCOTI
Ugo De Nicola
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