Il decreto Milleproroghe varato la scorsa settimana in Consiglio dei Ministri, attende ora la pubblicazione in Gazzetta per poi iniziare l’iter di conversione in Parlamento.
Tra le novità che destano interesse è prevista la proroga fino al 31 dicembre 2023 di alcuni contratti del personale sanitario, tra cui quello dei medici specializzandi reclutati per far fronte all’emergenza Covid.
La proroga, stabilisce che medici specializzandi restando iscritti alla scuola di specializzazione universitaria, continuano a percepire il trattamento economico previsto dal contratto di formazione medico-specialistica, integrato dagli emolumenti corrisposti per l’attività lavorativa svolta. La norma, in questione, è una misura tampone che se da una parte può essere d’aiuto alla mancanza di medici e a porre rimedio alle infinite liste d’attesa, tuttavia, non risolve le deficienze strutturali della mancanza dei medici specializzati. Una misura che non può essere risolutiva, in particolar modo per alcune specializzazioni mediche oramai con personale davvero insufficiente ad assicurare una continuità assistenziale. La norma prevede che ci si può avvalere anche per gli anni 2022-2023 di medici specializzandi, anche mediante proroga di incarichi loro conferiti, una volta verificata l’impossibilità di utilizzare personale già in servizio, nonché di ricorrere agli idonei collocati in graduatorie concorsuali in vigore .Tuttavia, ci si auspica quanto prima che si possa intervenire con un vero e proprio piano straordinario di assunzioni per medici specializzati.
Di rilievo anche la misura prevista per l’Obbligo formativo Ecm dei professionisti sanitari.
E’ stato approvato un emendamento che consente di mettersi in regola con l’obbligo formativo del triennio 2020-2022 fino al 31 dicembre 2023. Quello che era stato definito un “quadriennio” dalla prima bozza, si conferma invece un triennio (2020-2022) con un anno in più di proroga per mettersi in regola. Fino al 31 dicembre 2023, sarà ancora possibile recuperare i crediti Ecm non conseguiti entro la scadenza prevista dello scorso anno. In ogni caso è confermato che il triennio 2023-2025 ha decorrenza dal 1 gennaio 2023.