Ecco le principali novità previste dal contratto:
• È stato eliminato l’articolo che consentiva alle aziende sanitarie di chiedere ai medici di lavorare gratuitamente per un numero illimitato di ore oltre le 38 a settimana previste da contratto, in virtù di una retribuzione di risultato irrisoria (in media 3mila € lordi l’anno). Quindi, viene sancito il principio per cui tutte le ore eccedenti l’orario di lavoro debbano essere recuperate o, in caso di impossibilità, retribuite.
• È stato posto un tetto massimo ai turni notturni (non più di 5) e/o di pronte disponibilità (non più di 10) che potranno essere richiesti a ciascun dirigente al mese. In ogni caso, la somma mensile di notti e pronte disponibilità non può essere superiore a 12.
• La sede di lavoro sarà definita con precisione nel contratto individuale: ai medici quindi non sarà più richiesto di effettuare turni in strutture distanti anche decine di chilometri tra loro.
Le aziende sanitarie saranno obbligate a dare gli incarichi professionali e gestionali a tutti i dirigenti.
• I fondi contrattuali vengono blindati e dovranno essere utilizzati integralmente entro l’anno per le finalità previste. Dunque non sarà più possibile spostare risorse da un fondo all’altro come fatto finora, pagando ad esempio gli straordinari dei medici con i soldi destinati agli avanzamenti di carriera dei medici stessi.
• Gli aumenti previsti sono pari al 3,78% (come per tutto il personale della Pubblica amministrazione): in media ogni medico guadagnerà circa 150 euro lordi in più al mese. Inoltre verranno pagati tutti gli arretrati, pari mediamente a circa 10.800 euro lordi.
• Sono state migliorate nettamente le relazioni sindacali, ridando centralità al ruolo dei rappresentanti dei dirigenti all’interno delle aziende.
• Migliorato anche il patrocinio legale: in caso di contenzioso il medico potrà scegliere un avvocato di fiducia previa autorizzazione dell’azienda, ma un eventuale diniego dovrà essere motivato.
Ora il testo passerà al vaglio della Corte dei Conti per verificare la compatibilità economica e poi ci sarà la firma definitiva.