Roma, 14 febbraio 2024 – Sembrerebbe che L’emendamento riguardante la proroga dello scudo penale non sia piaciuto ad alcuni stakeholders con l’evidente tentativo di sminuire un atto che, in passato, nessuno aveva provato ad emendare o, peggio, con l’evidente demagogia di voler penalizzare i cittadini. Riteniamo, invece, che la breve proroga sia funzionale al recepimento dei lavori della Commissione Nordio, come già evidenziato da Guido Quici Presidente della Federazione CIMO-FESMED (rappresentativa di ANPO-ASCOTI, CIMO, CIMOP e FESMED), propedeutica alla rivisitazione della Legge Gelli. È proprio dal testo elaborato dalla Commissione che si gioca la più importante partita, quella della responsabilità professionale, ed è sull’analisi del testo che chiederemo un confronto per offrire il contributo di chi lavora tutti i giorni nelle strutture sanitarie e continua ad essere aggredito, non solo fisicamente, ma è anche sopraffatto da una medicina amministrata e da un contenzioso fin troppo elevato.
Occorre tutelare i diritti dei cittadini, evitare il vergognoso ricorso alla ritenzione del rischio da parte delle aziende e soprattutto dare serenità al lavoro degli operatori sanitari. Non ultimo sarebbe interessante capire perché solo Italia, Messico e Polonia sono le uniche nazioni al mondo dove esiste una legge tanto penalizzante per gli operatori sanitari. Eppure, a qualcuno non piace che la Legge cambi.