Arriva per tutti i professionisti sanitari il nuovo manuale sulla formazione continua rivisto dalla rinnovata Commissione ECM. Valido per il triennio 2023-25, rinnova l’obbligo di totalizzare 150 crediti nei tre anni. Ma ci sono gli sconti, già noti e partiamo da qui.
Abbuoni – Chi nel triennio 2020-22 ha maturato fra 121 e 150 crediti avrà 30 crediti di abbuono e chi ne ha maturati fra 80 e 120 avrà 15 crediti abbuonati; allo stesso modo chi nel precedente triennio ha soddisfatto il dossier formativo individuale avrà 20 crediti in meno da totalizzare, chi si costruisce il dossier formativo quest’anno se ne trova scontati ben 30 e così chi partecipa al dossier di gruppo. Gli sconti derivanti da un buon risultato nel precedente triennio e dai dossier formativi sono cumulabili tra loro. Il dossier dev’essere congruo con la professione esercitata e coerente, cioè il percorso programmato va completato almeno al 70% senza cambi di rotta. In tal caso, arrivano 50 crediti, 30 nel triennio in cui si è progettato il dossier, 20 nel successivo. «Sono state inserite novità già ventilate a fine 2023 dalle Federazioni dei professionisti agli iscritti», dice Roberto Monaco, presidente del Consorzio Gestione Anagrafica Professionisti Sanitari-Cogeaps e segretario Fnomceo. «Ad esempio, negli eventi i responsabili scientifici prendono fino al 20% dei crediti consentiti, e i moderatori un credito per la sessione dove intervengono». E ancora: i tutoraggi valgono un credito ogni 15 ore.
Premi a chi fa ricerca – Gli articoli scientifici pubblicati valgono agli autori 3 crediti per primo, secondo e ultimo nome, 2 per gli altri nomi. «La novità più interessante è che porta crediti la partecipazione a ricerche e studi clinici». Se i crediti ottenuti da attività di ricerca o collaborando alla redazione di linee guida elaborate da enti o istituzioni pubbliche o private o da società scientifiche ed associazioni tecnico-scientifiche sono 5 per un impegno fino a sei mesi, 10 per impegni fra 6 e 12 mesi e 20 crediti oltre i 12 mesi, «nel caso di partecipazione a trial multicentrici, o se gli studi sono multidisciplinari e vi è data rilevanza anche a medicina di genere, all’età pediatrica, alla comunicazione medico-paziente, ad aspetti deontologici e multiprofessionali, i crediti salgono a 8 per sperimentazioni fino a 6 mesi, a 16 per impegni tra 6 e 12 mesi e a 32 oltre i 12 mesi», spiega Monaco. «È stato dato un segnale importante in un Paese pieno di ricercatori bravi, che spesso nei contratti sono penalizzati e sono costretti ad andarsene per veder riconosciuto il loro valore».
Obiettivi formativi ed autoformazione – Gli obiettivi formativi sono saliti a 38, divisi in tecnico professionali, legati alla professione o disciplina di appartenenza; di processo, volti a conferire competenze atte a migliorare la qualità inerente la propria professione o disciplina; e di sistema, volti a conferire competenze trasversali agli operatori sanitari. «Nel manuale –spiega Monaco– si sono aggiunti temi di “one health” legati all’attenzione per l’ambiente, e ci sarà da lavorare nei prossimi anni per costruire una formazione ampia e capillare sulla sanità digitale». Su un fabbisogno teorico di 150 crediti, almeno 60 (40%) devono venire da eventi erogati da provider accreditati. Gli altri 120 devono arrivare da docenze, moderazioni, partecipazioni a ricerche, pubblicazioni e auto-formazione, cioè lettura di riviste scientifiche, capitoli di libri e monografie, manuali tecnici per attrezzature hi tech. Si riconosce un credito l’ora di autoformazione ma per l’auto-formazione i crediti ottenibili non possono superare il 20% del fabbisogno triennale.
Eventi esteri, esoneri ed esenzioni – Per gli eventi seguiti all’estero, se a cura di provider inseriti nella Lista Eventi Esteri di Formazione-Leef è riconosciuto il 100% dei crediti altrimenti si riconosce il 50% dei crediti indicati in evento ovvero metà dei crediti ricavati applicando il criterio di un credito per ora. Gli esoneri non danno crediti ma riducono l’obbligo formativo individuale di un terzo l’anno. Valgono, previa specifica richiesta del professionista, per la frequenza di corsi di laurea triennale o specialistica o magistrale, specialità post-laurea e corso di medicina generale, dottorati di ricerca, master universitari di I e II livello che erogano almeno 60 CFU/anno, corsi di formazione manageriale e per il rilascio dell’attestato di micologo o per l’esercizio di agopuntura, fitoterapia, omeopatia. Le esenzioni danno diritto a 2 crediti ogni 15 giorni continuativi di sospensione dell’attività o di incompatibilità con la regolare fruizione dell’Ecm, a fronte di congedi di maternità e paternità, parentali e per malattia del figlio, per adozione e affidamento, assistenza a figli portatori di handicap o a familiari disabili. L’esenzione, che non può eccedere 1/3 dell’obbligo individuale triennale per anno, vale pure per malattia, richiamo alle armi, aspettativa per incarico di direttore sanitario, sociosanitario e direttore generale, per cariche pubbliche elettive e per la cooperazione con i Paesi in via di sviluppo, missioni militari o umanitarie all’estero. Sono esenti i professionisti in pensione che esercitano saltuariamente.
Ruolo del Cogeaps – Se il professionista vuole far valere esonero od esenzione o conoscere il numero di crediti conseguiti in qualsiasi momento può chiedere l’attestato al Cogeaps. E, se i crediti di un evento non si trovassero più, in tutto o in parte, in prima battuta chiederà al provider lo stato di invio del rapporto dell’evento al Cogeaps; in assenza di feed-back, potrà chiedere a Cogeaps l’inserimento manuale dei crediti inserendo luogo data ed identificativo del provider, producendo attestato di partecipazione (consegnato anche ai discenti che non hanno superato i test) ed autodichiarando il superamento del test. «Come Cogeaps –sottolinea Monaco – abbiamo già predisposto la nostra piattaforma per prendere atto delle indicazioni del Manuale. Siamo pronti a partire».