Liste d’attesa. Il CdM vara due provvedimenti.

Oggi 4 Giugno, il Consiglio dei Ministri vara due provvedimenti sulla sanità.

Si tratta di un decreto legge con misure urgenti per la riduzione dei tempi delle liste di attesa delle prestazioni sanitarie e di un disegno di legge che prevede misure di garanzia sulle prestazioni sanitarie.

Tra le misure principali del decreto legge, ci sono un CUP unico regionale con tutte le prestazioni disponibili sia nel pubblico che nel privato convenzionato, il monitoraggio sulle liste d’attesa affidato all’Agenas, un ispettorato generale di controllo sull’assistenza sanitaria, l’introduzione di visite ed esami di sera e durante il weekend. Nei 7 articoli del D.L. è previsto anche un sistema per garantire al cittadino tempi certi per le prestazioni, mediante ricorso a prestazioni intramoenia o in privato convenzionato. Viene sancito il superamento del tetto di spesa per il personale, che dal 2025 sarà abrogato e, viene prevista una fiscalità al 15% per l’orario aggiuntivo dei professionisti sanitari, indipendentemente dal reddito percepito.

Nel disegno di legge , composto da 15 articoli, tra le varie misure vengono individuate le classi di priorità agli esami alle quali corrisponderanno diverse tempistiche di erogazione della prestazione, si istituisce presso il Ministero della Salute il Sistema Nazionale di Governo Liste d’attesa, con una cabina di regia, si introduce un registro nazionale delle segnalazioni dei cittadini sui disservizi, si affidano alla contrattazione integrativa le risorse aggiuntive per riconoscere al personale sanitario un trattamento economico differenziato ,che tenga presente la specializzazione medica, il tipo di attività e la carenza di personale in alcune branche. E’ prevista la possibilità di ricorrere per il recupero delle liste d’attesa a specialisti ambulatoriali interni già in servizio, come anche conferire incarichi libero professionali a medici specializzandi per un massimo di 10 ore e, infine, per contrastare il fenomeno dei gettonisti, le Regioni potranno reclutare personale con contratti di lavoro autonomo.

I provvedimenti varati, afferma l’On. Saccomanno, Presidente della Nuova A.S.C.O.T.I., contengono una serie di interventi organizzativi e misure che al momento appaiono un “tentativo” del Governo, in cui non vi sono certezze economiche, ma ciò che si può percepire è il permanere di un sovraccarico di lavoro alto per la classe sanitaria.

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