L’ A.S.CO.T.I., Associazione Sindacale dei Chirurghi Ortopedici e Traumatologi Italiani, in Federazione Cimo Fesmed, a difesa dei diritti e della dignità di tutti i medici, aderisce allo sciopero del 20 Novembre. Tuttavia, l’attenzione del sindacato ASCOTI non si ferma solo in difesa dei medici dipendenti del SSN, infatti, il Presidente ASCOTI, On. Dott. Michele Saccomanno e il vice Presidente Prof. Giulio Maccauro, d’accordo con il Presidente SICOOP, Dott. Pietro Cavaliere e la dott.ssa Mirka Cocconcelli, sono pronti ad adire le vie più opportune, partendo dall’adesione allo sciopero già annunciato dalla CIMOP per il prossimo mese di dicembre, in difesa della sanità privata e del mancato adeguamento contrattuale oramai ventennale.
Gli ospedali privati convenzionati con il SSN forniscono il 30% delle prestazioni sanitarie, come parte integrante del servizio pubblico, rappresentando una forza determinante con prestazioni erogate sovrapponibili a quelle erogate dalle strutture di diritto pubblico.
E’ incontrovertibile una forte sperequazione della retribuzione di base tra dirigenti medici del SSN e quelli dipendenti della sanità privata.
La mancanza di adeguamento contrattuale non fa altro che penalizzare maggiormente le professionalità che operano nelle strutture private.
L’ASCOTI condivide le richieste di AIOP e di ARIS affinché il Governo si adoperi a stanziare dei finanziamenti ad hoc per il rinnovo dei contratti dei medici della sanità privata.
Non può esserci un trattamento discriminante e sperequativo a livello economico, quale chiaro deprezzamento professionale.
Lo sciopero diverrà per tutti l’unica scelta obbligata ove il Governo non ascolti richieste così chiare ed ineludibili.
Il Presidente A.S.C.O.T.I.
On. Dott. Michele Saccomanno