Un grande Ortopedico e un grande pugliese. Il prof. Vittorio Valerio nacque a Nardò in provincia di Lecce il 13 agosto 1927 e morì a Brindisi il 21 giugno 2015.
Nella sua lunghissima carriera, sin dagli anni ’70 fu libero docente presso la Clinica ortopedica dell’Università degli Studi di Bari e per trent’anni primario presso l’ospedale “Di Summa” di Brindisi. Dal punto di vista medico-scientifico lo si ricorda per gli interventi funzionali su pazienti affetti da spasticità e da poliomielite anteriore acuta, ma anche perché volle fortemente istituire una “Scuola per terapisti della riabilitazione” in Puglia.
Fu molto attivo anche al di fuori della sala operatoria e delle aule universitarie: presidente dell’associazione primari ospedalieri, Cavaliere all’Ordine del merito della Repubblica Italiana nel 1997, presidente della Società Italiana di ginnastica medica fisica, scienze motorie e riabilitative.
Pochi mesi prima della sua scomparsa, il presidente della Nuova Ascoti, dott. Michele Saccomanno, conferì al prof. Vittorio Valerio la Presidenza onoraria dell’Associazione, alla presenza di numerosi colleghi ortopedici del mondo ospedaliero ed accademico e con i vertici della SIOT di allora che lo definirono “certamente tra i più grandi maestri della tradizione ortopedica italiana”.
Abbiamo chiesto al dott. Michele Saccomanno di raccontarci il suo rapporto col prof. Vittorio Valerio:
“Voglio ricordare un episodio, per me molto formativo, che raccomanda temperanza e un po’ di umiltà nella esuberanza giovanile – ha dichiarato il dott. Saccomanno alla redazione di SIOT NEWS. “La SOTIMI (Società di Ortopedia e Traumatologia dell’Italia Meridionale e Insulare) è stata una Società scientifica amata dal prof. Valerio. Essa è stata vera palestra culturale dei giovani ortopedici. Il Professore Valerio ne è stato prestigioso Presidente e, indegnamente anni dopo anche io. Egli volle, che io fossi candidato come consigliere alla Presidenza del prof. Eugenio Iannelli. A me, giovanissimo, – ha proseguito Saccomanno – veniva concesso un grande onore e la possibilità di una certa notorietà. Ero contento e mi sembrava un punto di partenza importante per la mia intraprendenza giovanile”.
“Appena rientrato da Napoli, dove si erano svolte le elezioni, il prof. Valerio, subito dopo il briefing mattutino con gli aggiornamenti dai reparti (donne, uomini, bambini e pazienti in fisiokinesiterapia), mi chiamò in stanza e congratulandosi con me (come se io avessi dei meriti in quella nomina) e mi disse: “Bravo! Adesso devi lavorare un po’ di più per mostrare che hai meritato l’incarico, ma ricorda sempre, che tu fai parte di un progetto SOTIMI, ma che non è il tuo, ma quello del Presidente prof. Iannelli. Non dovrai perseguire i tuoi obiettivi, ma collaborare a realizzare i suoi, quelli del Presidente che rappresenta e guida la Società”.
“È così mi insegnò a rispettare e valorizzare i ruoli. Sono molto grato al prof. Valerio. Abbiamo trascorso una vita professionale e umana insieme. Un cammino nella vita maestro ed allievo, con problemi e soluzioni, con crucci e sorrisi, con il piacere di cambiare il baricentro del rapporto nel cambio degli anni e dei ruoli, ma senza mai perdere di vista di avere un maestro affezionato e vigile al fianco” – ha concluso.